EUROPEAN RURAL PACT

In Europa, le aree rurali, che forniscono a tutti i cittadini cibo, abitazioni, posti di lavoro e servizi ecosistemici essenziali, occupano circa una superficie di oltre 341 milioni di ettari, che rappresentano l’83% della superficie totale dell’UE.
La Commissione europea, intendendo garantire la ricchezza e la qualità dei territori rurali europei, ha lanciato una sfida: costruire, insieme ai diversi soggetti interessati, una visione comune a lungo termine per le zone rurali dell’UE.

SIMTUR ha aderito alla Community del Patto Rurale.

Il Patto rurale e il Piano d’azione rurale dell’UE contribuiranno a realizzare comunità rurali più forti, connesse, resilienti e prospere, anche attraverso la realizzazione di progetti pilota con risultati tangibili.

Ministero innovazione tecnologica e transizione digitale

UN PIANO CON 9 GRANDI TEMI E 40 IMPEGNI

Sono stati presentati oltre 40 impegni per affrontare questioni centrali per le comunità locali delle aree rurali, per garantire un futuro ai territori. Le proposte della Conferenza sono «di ampio respiro, ambiziose e lungimiranti» e sono strutturate attorno a 9 grandi temi:

cambiamenti climatici e ambiente;

salute;

economia più forte, giustizia sociale e lavoro;

UE nel mondo;

valori e diritti, stato di diritto, sicurezza;

trasformazione digitale;

democrazia europea;

migrazioni;

educazione, cultura, gioventù e sport).

In generale, le proposte mirano a stimolare la semplificazione della vita quotidiana delle persone, sia nelle aree rurali che in quelle urbane, con interventi che spaziano «dall’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e all’alloggio a prezzi accessibili, al sentirsi al sicuro all’interno di quelle scuole e case».
Le proposte invitano l’Europa ad essere più attiva, «più indipendente e in grado di provvedere meglio a se stessa in settori vitali dall’energia e cibo sostenibile, materiali e medicinali, chip digitali e tecnologie verdi, sicurezza informatica, sicurezza e difesa», affrontando al contempo «i più grandi problemi della nostra generazione: dalle pandemie e dalla guerra alle doppie transizioni verdi e digitali o al cambiamento demografico» (COM(2022) 404 final).