Descriviamo di seguito la procedura standard…

  1. redazione del dossier «piccola patria», che comprende una breve analisi dei motivi identitari e di eccellenza del territorio e delle principali esperienze di comunità presenti, sulla base dei seguenti criteri:
    1. ambito territoriale omogeneo e/o presenza di una comunità di identità;
    2. eventuale presenza di un paesaggio, di un patrimonio immateriale o di un sito UNESCO, di una DOC, DOP, IGT, IGP, DECO o analoga qualità geografica, o comunque di almeno 10 “meraviglie”;
    3. presenza di almeno un’esperienza di comunità che possa essere tradotta in esperienza (“sharry”) e/o offerta turistica (“sharry tour”);
    4. definizione della potenzialità attrattiva nei diversi segmenti di mercato turistico;
  2. identificazione delle realtà da invitare al progetto di «piccola patria» e loro sottoscrizione della “Carta delle Piccole Patrie” e del “Manifesto BioSlow;
  3. formazione di base (gratuita);
  4. traduzione delle esperienze in proposte di viaggio (con assistenza tecnica gratuita);
  5. inserimento delle proposte nel catalogo nazionale;

Percorso per «fiduciari»

Ai professionisti ed agli appassionati interessati a diventare «fiduciari» (acquisendo i relativi vantaggi) è richiesta l’adesione a SIMTUR e l’attivazione di uno specifico percorso di formazione.

I fiduciari possono attivare il percorso di riconoscimento della «piccola patria» richiedendo la visita di verifica, attivando i canali di promozione SIMTUR Live! e considerando l’opportunità di procedere alla certificazione etica.