Con il progetto «piccole patrie», SIMTUR non è alla ricerca di luoghi perfetti ma, più semplicemente, di posti del “buon vivere”. Gli indicatori sono la qualità della vita, lo stile dei gesti feriali e quotidiani, l’orientamento a condurre una vita degna e giusta nella ricerca del bene comune, con l’indispensabile rispetto per il passato, per il presente e per il futuro (della comunità e del Pianeta).
Le esperienze di comunità sono dunque tutte quelle attività di condivisione, olistiche, agricole, ricreative, artistiche, rituali, tradizionali, educative e intergenerazionali che rendono un luogo degno di essere chiamato “casa”. E che, nel contempo, rendono questa “casa” aperta, inclusiva, accogliente e ospitale.
In una comunità del genere, base di una società civile ed evoluta, nessuno è lasciato indietro: la condivisione avviene sia all’interno di spazi strutturati e riservati (laboratori, corsi, passeggiate, picnic, momenti di convivio, ecc.), sia nei capannelli spontanei che si formano in maniera piacevolmente sorprendente in momenti non previsti e informali, durante la preparazione di un pasto, passeggiando lungo il corso o sotto le stelle davanti al bosco prima di andare a dormire…
È un patto tacito, sottinteso e spontaneo di ascolto, grazie al quale chiunque arrivi è salutato come opportunità e mai come problema.
Nelle «piccole patrie» – così come nel viaggio realizzato con la mobilità dolce, attiva e sostenibile – si realizzano esperienze di convivenza, anche temporanea, costellate di attività basate sul rispetto, sulla confidenza, sul contatto, sullo scambio e sul dono, capaci di fermare il tempo e imprimersi nella memoria. Per questo motivo SIMTUR richiede la piena adesione al Manifesto di valori BioSlow, partendo da situazioni che guardano al lunario agricolo, in sintonia con l’ambiente e il paesaggio, ma anche profondamente immerse nella comunità di identità, con i suoi riti, i suoi silenzi e le sue consuetudini. Per realizzare tour e soggiorni di vera e propria crescita personale, fondata sulla relazione con le persone e con i luoghi, sulla familiarità, sulla semplicità, sulla genuinità e (persino) sulla frugalità.
Non certo da ultimo, l’Italia è un museo a cielo aperto: ogni angolo, anche il meno noto, disvela piccole «meraviglie» che intendiamo censire attraverso la piattaforma SharryLand.